CHI SIAMO
Batipai è un’Associazione Culturale fondata a Venezia nel gennaio 2018 da un gruppo di ragazze e ragazzi uniti dal desiderio di far rivivere e valorizzare il rapporto sinergico tra uomo e acqua che da sempre ha caratterizzato la storia della laguna veneta e delle vie fluviali che connettono la città all'entroterra.
Prima di Venezia c’era l’acqua, e sull’acqua e attorno a questa è nata e fiorita la sua civiltà. Proiettata lungo rii e canali, e oltre attraverso isole, barene, lidi e gronda lagunare, Venezia segna il confine naturale tra la terraferma e il mare Adriatico. Un confine incessantemente conteso fra acqua e uomo, in cui l’uno si è adattato all’altra con arte e ingegno, facendo di un elemento instabile e in perenne trasformazione una via di collegamento che ha reso possibile l’incontro fra persone, gli scambi e i commerci, e lo sviluppo di modi di vivere, mestieri, pratiche e saperi peculiari entrati a far parte della nostra storia e tradizioni.
Salvaguardare le vie d’acqua e la cultura millenaria di cui queste sono testimoni e custodi significa preservare un patrimonio preziosissimo in cui tutti possiamo riconoscerci, la cui ricchezza, senza un’adeguata consapevolezza, rischia di andare perduta.
Il nome della nostra Associazione è ispirato ad un mestiere tradizionale ormai scomparso. Intende omaggiare il lavoro di quegli uomini umili che a forza di braccia, con sudore e fatica, hanno edificato le fondamenta su cui poggia Venezia e impiantato briccole, paline e pontili, gli elementi essenziali del suo sistema di navigazione: i battipali (o batipai, in dialetto), ovvero le maestranze per secoli dedite all’attività di palificazione della laguna e delle circostanti idrovie.
Come loro, anche noi vogliamo contribuire allo sviluppo della città e del territorio partendo da quelle che ne sono le fondamenta intangibili e condivise: le nostre memorie e tradizioni. Non intendendole però come mere testimonianze del passato o materiale da museo, ma come mezzo per riavvicinarci, in modo attivo e consapevole, a quelle vie d’acqua che tanta fortuna hanno dato al nostro territorio e che ora sono in gran parte sotto utilizzate. Vogliamo farlo aggregando le persone attorno ad un progetto che permetta di recuperare il passato connettendolo al presente e al futuro, con creatività e innovazione: il restauro della Freccia Azzurra. Una grande imbarcazione in legno, l'ultimo burcio navigante, che immaginiamo come un laboratorio sociale e di creazione culturale, con cui salpare alla (ri)scoperta delle nostre acque.
MISSIONE
[mis-sió-ne] s.f. | Il servizio svolto con totale dedizione, spec. a favore del prossimo.
Ci poniamo come scopo la tutela, la promozione e la divulgazione del patrimonio culturale, storico e naturalistico lagunare e fluviale. Un patrimonio spesso poco conosciuto o quasi dimenticato, che attraverso le nostre attività vogliamo rendere accessibile a tutti nella convinzione che la sua salvaguardia passi dallo sviluppo di uno spirito di appartenenza e condivisione che crediamo possa dispiegarsi - forse in nessun luogo come a Venezia - come manifesto di una modernità sapiente, non distruttiva, inclusiva e sostenibile.
VISIONE
[vi-sió-ne] s.f. | Fantasticheria, utopia, progetto.
Vogliamo recuperare e rendere nuovamente navigante la Freccia Azzurra, un burcio storico fra le ultime grandi imbarcazioni tradizionali in legno impiegate in laguna come batelo sabionante e batipai, che per oltre mezzo secolo ha contribuito alla costruzione e allo sviluppo della città.
E alla città vogliamo restituirla, facendone la sede itinerante e galleggiante della nostra Associazione: uno spazio di ritrovo aperto alla collettività, condiviso e polivalente, a bordo del quale organizzare eventi, incontri e attività culturali, e con cui navigare alla (ri)scoperta delle antiche vie d’acqua che collegano Venezia ai territori circostanti.